Quando si cerca una badante per l’assistenza ad anziani, prima di procedere alla ricerca ed assunzione è importante conoscere quali sono i diritti e i doveri che le spettano. Le badanti devono attenersi a delle regole precise e stabilite. In caso si necessiti di un servizio garantito 7 giorni su 7, è importante avere due badanti che forniscano la prestazione lavorativa alternata.

Se la badante presta servizio con orario giornaliero continuativo pari o superiore a 6 ore, questa ha diritto alla fruizione del pasto o, in alternativa, si può ragionare su un’indennità pari al suo valore convenzionale. Inoltre, il tempo previsto per la consumazione del pasto è concordato tra le parti e non risulta essere retribuito.

La durata normale dell’orario di lavoro è quella concordata fra le parti in relazione al fatto che la badante sia convivente oppure non convivente.

Quante ore di lavoro presta e quante di riposo spettano alla badante convivente e a quella no?

Se la vostra badante è convivente, lo svolgimento dell’attività giornaliera ha una durata di 10 ore che non devono essere consecutive, arrivando così ad un totale di 54 ore settimanali. La badante convivente ha diritto ad almeno 8 ore di riposo consecutive nella stessa giornata e gode di un riposo intermedio non retribuito non inferiore a 2 ore.

La badante può, inoltre, recuperare fino ad un massimo di due ore giornaliere non lavorate. Se la vostra badante è disponibile a lavorare anche durante i momenti spettanti di riposo, si può fare ma queste ore devono essere retribuite con una maggiorazione del 60%.

Invece, se la badante non è convivente si prevedono 8 ore giornaliere, non consecutive, per un totale di 40 ore settimanali, distribuite su 5 giorni oppure su 6 giorni in base al contratto sottoscritto.

E se si necessita di assistenza notturna?

In relazione alle esigenze di assistenza che necessita un anziano, si possono valutare diverse soluzioni:

  • è preferibile la stipula di un contratto di assistenza notturna nel caso in cui la persona da accudire necessiti di cure continue durante la notte. L’orario di lavoro dell’assistente familiare sarà dalle ore 20.00 di sera fino alle ore 8.00 del mattino successivo; questo servizio richiede una maggiorazione del 20% sulla retribuzione globale di fatto oraria.
  • se necessitate di assistenza giorno e notte, è preferibile stipulare un contratto con la badante convivente.

Quali sono le regole imposte e le modalità di riposo per le badanti?

Le ore di riposo che spettano come diritto alla badante si distinguono a seconda che la vostra badante sia convivente oppure non. In ogni caso, a tutte le badanti lavoratrici spetta una  pausa di 2 ore al giorno, nelle quali le è permesso di uscire, dopo al massimo 6 ore continuative di lavoro.

Come stabilito nel contratto, la badante convivente non può uscire la sera a meno che le venga accordato il permesso dal datore di lavoro o da chi segue i rapporti tra badante e assistito. Questo perché la badante deve garantire la sua presenza e deve essere pronta ad intervenire in caso di necessità.

Alla badante convivente spettano 36 ore libere a settimana, di cui 24 ore sono godute convenzionalmente di domenica. Per rispettare al massimo quanto previsto dal contratto, il riposo settimanale dovrebbe svolgersi in due giorni successivi (con la possibilità per il lavoratore convivente di dormire dove vuole). In tal modo con una pausa che comincia alle ore 12 del sabato e si conclude alle 21 della domenica, si offre al lavoratore un periodo di astensione dal lavoro che si avvicina molto alle 36 ore previste dal contratto e non impatta negativamente sull’assistito (come , ad esempio, un lavoratore che rientra in casa a mezzanotte).

Sono frequenti i casi in cui il riposo si riduce dalle 14 alle 20 di un giorno feriale e dalle 8 alle 20 della domenica. Tale ipotesi è plausibile solo se tale riduzione è generata da motivi logistici (il lavoratore non ha altra sistemazione ed è soggetto agli orari dei mezzi pubblici) e se la riduzione nasce dalle SUE esigenze e non da quelle della famiglia. In quel caso anche le attività svolte nei momenti che avrebbero dovuto essere di riposo (es. igiene personale dell’assistito la mattina prima di allontanarsi o la messa a letto la sera una volta rientrati dal riposo), dovrebbero essere ridotte al minimo.

Le restanti 12 ore di riposo spettanti a fronte delle 36 ore totali, possono essere godute in qualsiasi altro giorno della settimana, una volta concordato con il datore di lavoro. In tale giorno il lavoratore presterà la propria attività per un numero di ore non superiore alla metà di quelle che costituiscono la durata normale dell’orario di lavoro giornaliero.

Qualora vengano effettuate prestazioni nelle 12 ore di riposo non domenicale, esse saranno retribuite con la retribuzione globale di fatto maggiorata del 40%, a meno che tale riposo non sia goduto in un altro giorno della stessa settimana diverso da quello concordato ai sensi del precedente comma.

E in casi eccezionali?

Nel caso fossero richieste prestazioni di lavoro per esigenze imprevedibili e che non possano essere altrimenti soddisfatte, sarà concesso un uguale numero di ore di riposo non retribuito nel corso della giornata immediatamente seguente.

Qualora il lavoratore professi una fede religiosa che preveda la solennizzazione in un  giorno diverso dalla domenica, le parti potranno accordarsi sulla sostituzione, a tutti gli effetti contrattuali, della domenica con un’altra giornata.

Quali ferie sono concesse alle badanti?

Indipendentemente dalla durata e dalla distribuzione dell’orario di lavoro, per ogni anno di servizio presso lo stesso datore di lavoro, la badante ha diritto ad un periodo di ferie di 26 giorni lavorativi consecutivi. Esse potranno essere frazionate in non più di due periodi all’anno, purché concordati tra la badante e chi la assume.

La fruizione delle ferie, salvo il caso previsto al comma 8, deve aver luogo per almeno due settimane entro l’anno di maturazione e, per almeno ulteriori due settimane, entro i 18 mesi successivi all’anno di maturazione.

Nel caso di lavoratore di cittadinanza non italiana che abbia necessità di godere di un periodo di ferie più lungo, al fine di utilizzarlo per un rimpatrio non definitivo, su sua richiesta e con l’accordo del datore di lavoro, è possibile l’accumulo delle ferie nell’arco massimo di un biennio.

Definire e stabilire con precisione diritti e doveri per la badante in termini di orari serve per garantire la massima efficienza nel servizio offerto: bisogna stipulare con chiarezza le ore lavorative, i permessi e i riposi concessi.

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