È stato pubblicato nella G.U. (n. n. 26 del 2 febbraio 2016) il DPCM 14 dicembre 2015 concernente la “Programmazione transitoria dei flussi d’ingresso dei lavoratori non comunitari nel territorio dello Stato per l’anno 2015“ che, come oramai di consueto, norma l’ingresso temporaneo di un numero prestabilito di lavoratori extracomunitari nel nostro Paese. Il Decreto 2016 prevede l’ingresso di 17850 cittadini stranieri residenti all’estero (ricordiamo che, come per il Decreto Flussi, condizione imprescindibile è la residenza e contestuale presenza all’estero del cittadino straniero interessato) nei seguenti paesi: Albania, Algeria, Bosnia – Herzegovina, Corea (repubblica di Corea), Egitto, ex repubblica jugoslava di Macedonia, Filippine, Gambia, Ghana, Giappone, India, Kosovo, Marocco, Mauritius, Moldavia, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Ucraina, Tunisia. Nel totale complessivo è da considerare comunque una quota da riservare alla conversione in permessi di soggiorno per lavoro subordinato e per lavoro autonomo di permessi di soggiorno rilasciati ad altro titolo. La quota totale sarà così ripartita:
- 1000 lavoratori stranieri che abbiano completato programmi di formazione e istruzione nei Paesi d’origine ai sensi dell’art. 23 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286;
- 100 lavoratori stranieri cittadini di Paesi che hanno partecipato all’Esposizione Universale di Milano del 2015;
- 2.400 lavoratori autonomi appartenenti alle seguenti categorie:
- imprenditori che svolgono attività di interesse per l’economia italiana che prevede l’impiego di risorse proprie inferiori a 500.000 euro e provenienti da fonti lecite, nonché la creazione di almeno tre nuovi posti di lavoro;
- liberi professionisti riconducibili a posizioni vigilate oppure non regolamentate ma rappresentative a livello nazionale e comprese negli elenchi curati dalla Pubblica amministrazione;
- figure societarie, di società non cooperative, espressamente previste dalla normativa vigente in materia di visti d’ingresso;
- artisti di chiara fama internazionale, o di alta qualificazione professionale, ingaggiati da enti pubblici oppure da enti privati;
- cittadini stranieri per la costituzione di imprese “start-up innovative” ai sensi della legge 17 dicembre 2012 n. 221, in presenza dei requisiti previsti dalla stessa legge, a favore dei quali sia riconducibile un rapporto di lavoro di natura autonoma con l’impresa;
- 100 lavoratori stranieri per motivi di lavoro subordinato non stagionale e di lavoro autonomo di origine italiana per parte di almeno uno dei genitori fino al terzo grado di linea diretta di ascendenza, residenti in Argentina, Uruguay, Venezuela e Brasile.
Quote riservate alla conversione in permessi di soggiorno per lavoro subordinato – le quote riservate alla conversione dei permessi di soggiorno già esistenti in permessi di soggiorno per lavoro subordinato saranno dunque 14250 unità, così ripartite;
- 4600 quote per lavoro stagionale;
- 6500 quote per studio, tirocinio e/o formazione professionale;
- 1300 quote (pds CE per soggiornanti di lungo periodo) rilasciati ai cittadini di paesi terzi da altro stato membro della UE.
Inoltre una parte di queste quote sarà destinata alla conversione in permessi di soggiorno per lavoro autonomo, e cioè:
- 1500 quote per studio, tirocinio e/o formazione professionale;
- 350 quote (pds CE per soggiornanti di lungo periodo) rilasciati ai cittadini di paesi terzi da altro stato membro della UE.
Modalità di presentazione – come da prassi consolidata, la presentazione delle domande dovrà essere effettuata per via telematica, accedendo al portale del Ministero del lavoro, alla sezione dedicata (CLICCA QUI per collegarti). A partire dal 3 febbraio saranno disponibili i modelli da compilare e il relativo pre-caricamento delle istanze on line. L’invio delle domande è possibile a partire dalle ore 9.00 del 9 febbraio 2016 e fino al 31 dicembre 2016, ore 24.